I Credit Default Swap sono strumenti finanziari che hanno la finalità di proteggere dal rischio che si verifichi una data condizione generalmente riconducibile al fallimento di una società o di uno Stato. Nel caso in cui il sottostante dovesse essere uno Stato, si parlerebbe di CDS sovrani.
I CDS consistono in un accordo fra un venditore e un compratore riguardo il possibile fallimento di un soggetto terzo. Il compratore paga un premio periodico in denaro al venditore del CDS per tutta la durata dell’accordo per garantirsi un profitto qualora si dovesse verificare il default ovvero il fallimento del sottostante.
Il valore dei Credit Default Swap dovrebbe seguire il rischio di fallimento di una società o di uno Stato. Più il rischio di fallimento è remoto, più il costo del CDS è basso e viceversa.
Proviamo a fare un esempio.
Il Sig. Bianchi ha deciso di proteggere la sua casa dai rischi incendio, eventi atmosferici, eventi catastrofali e per questo decide di sottoscrivere una polizza con una Compagnia assicurativa.
Al verificarsi di questi rischi, la Compagnia liquiderà al sig. Bianchi il capitale necessario al ripristino del suo bene alle condizioni precedenti il sinistro.
Il sig. Bianchi, acquisterà la protezione da questi rischi versando un premio alla Compagnia assicurativa per tutta la durata del contratto.
Rispetto al CDS, il sig. Bianchi è il compratore che ha acquistato il contratto di CDS, ovvero la nostra polizza assicurativa, dall’emittente di tale strumento creditizio, ovvero la Compagnia assicurativa.
Ma per quale motivo il sig. Bianchi dovrebbe sottoscrivere un contratto di CDS?
Perché ha acquistato obbligazioni societarie oppure titoli si stato e vuole proteggersi da un particolare evento creditizio (nel nostro esempio l’incendio, l’evento atmosferico, l’evento catastrofale) al verificarsi del quale potrebbe venire danneggiato il suo capitale (nel nostro esempio la casa del sig. Bianchi).
Generalmente, l’evento creditizio in questione è il fallimento o default di una società o di uno stato oppure il downgrade da parte di una società di rating.
Come nel caso dell’assicurazione il sig. Bianchi, avendo sottoscritto il CDS, dovrà pagare un premio alla controparte (emittente del CDS) per tutta la durata del contratto poiché il rischio è stato trasferito dall’investitore alla società emittente del CDS.
Analogamente ad un contratto di assicurazione, il CDS agisce come copertura dal rischio.
Vediamo un esempio:
Supponiamo che un investitore acquisti un CDS da Intesa Sanpaolo, in cui l’entità di riferimento è la Repubblica Italiana. L’investitore, l’acquirente della protezione, effettuerà pagamenti regolari a Intesa Sanpaolo, il venditore di protezione. In caso di inadempimento del debito da parte della Repubblica Italiana, l’investitore riceve un pagamento una tantum da Intesa Sanpaolo e il contratto CDS viene risolto.
Ma vediamo allora quanto vale il contratto CDS a 5 anni sulla Repubblica Italiana:
l’assicurazione dal fallimento sul titolo obbligazionario della Repubblica Italiana viene scambiato a 254 punti base. Ciò significa che per sottoscrivere quell’assicurazione sul default dello Stato dovemmo pagare il 2,54% dell’investimento nel titolo.
Questo significa che per assicurare 1 milione di euro investiti in BTP, occorre quindi investire 25.400 euro in CDS.
Questo è il costo che il sig. Bianchi dovrà sostenere per garantire il suo capitale, investito in titoli di stato, dal rischio di fallimento dell’emittente.