L’asimmetria informativa è una condizione in cui un’informazione non è condivisa integralmente fra gli individui facenti parte del processo economico: una parte degli agenti interessati, dunque, ha maggiori informazioni rispetto al resto dei partecipanti e può trarre un vantaggio da questa configurazione.
L’opportunismo delle parti porta a un uso delle asimmetrie informative a proprio vantaggio generando due problemi: la seleziona avversa (opportunismo ex ante) e l’azzardo morale (opportunismo ex post).
La selezione avversa o opportunismo ex ante può pertanto essere definita, in presenza di asimmetria informativa, come il comportamento scorretto messo in atto da un soggetto nella fase precontrattuale con l’intento di nascondere o manipolare informazioni per ingannare la controparte.
L’azzardo morale o opportunismo ex post può invece essere definito, in presenza di asimmetria informativa, come il comportamento scorretto messo in atto da un soggetto nell’esecuzione delle sue obbligazioni contrattuali.
In ambito assicurativo, ad esempio, il problema si pone quando l’assicurato (Agente) ha un’informazione, non conosciuta dalla compagnia assicuratrice (Principale), rilevante per determinare la probabilità dell’evento di cui viene richiesta la copertura.
Nell’ambito delle assicurazioni sulla vita, l’Agente potrebbe avere informazioni sul proprio stato di salute che lo portano ad una migliore valutazione, rispetto a quanto possa fare la compagnia assicuratrice, della propria probabilità di morte. Se la compagnia fissa il premio assicurativo, basandosi sulla probabilità di premorienza mediamente verificata per classi di età, questo sarà adeguato per l’individuo medio ovvero sarà conveniente per tutti coloro il cui stato di salute è peggiore della media e non sarà conveniente per gli individui con una speranza di vita superiore alla media.
Ciò significa che l’insieme di coloro che domanderanno la copertura assicurativa sarà un campione della popolazione non casuale ma selezionato in modo avverso alla compagnia assicuratrice in quanto composto in proporzione maggiore da individui con caratteristiche personali che portano ad una probabilità di morte superiore alla media.
E’ da questa situazione che trae origine l’espressione selezione avversa talvolta utilizzata in alternativa all’espressione informazione nascosta.
Altro caso può essere quello tra l’assicurazione e l’Assicurato, nel caso in cui il verificarsi dell’evento assicurato dipenda, in qualche misura, dalle precauzioni prese dall’assicurato. E’ dimostrato che disporre di un’assicurazione contro l’incendio riduce l’incentivo a mantenere un comportamento prudente arrivando perfino a condurre all’incendio doloso.
Un altro esempio è riscontrabile nelle assicurazioni contro il furto, poiché, anche in questo caso, l’individuo che ha contratto la copertura assicurativa può modificare il proprio comportamento diminuendo l’attenzione e la cura nei confronti del proprio bene e facendo così aumentare la frequenza degli eventi sinistrosi a danno della compagnia assicurativa.
Il comportamento di un individuo che stipula una assicurazione contro il furto della propria automobile è difficilmente osservabile dalla compagnia assicurativa e l’assicurato avrà meno interesse a prendere tutte le precauzioni per evitare un furto (dato che queste comportano un costo).
Egli potrebbe evitare di installare un buon antifurto, curarsi poco di custodire la macchina e così via.
E’ da queste situazioni che trae origine l’espressione rischio morale (moral hazard) talvolta utilizzata in alternativa all’espressione azione nascosta.
Nei prossimi giorni approfondiremo le asimmetrie informative nel contratto assicurativo.