QUANTO PUO’ ESSERE DANNOSO IL MARKET TIMING?

Il market timing è una strategia d’investimento attraverso la quale gli investitori decidono di investire o disinvestire in diversi strumenti finanziari, per trarre beneficio dalle oscillazioni del mercato.

Spesso il risparmiatore, prova a vestire i panni del gestore attivo e punta ad anticipare i movimenti di mercato ovvero acquistando prima di un rialzo e vendendo prima di un ribasso.

Sono però diversi gli studi che dimostrano che chi investe in Fondi Comuni e attua questo comportamento ottiene rendimenti inferiori rispetto al fondo in cui ha investito.

I maggiori rendimenti sono stati realizzati da quei risparmiatori che rimasti investiti nel mercato per tutto l’orizzonte temporale disponibile senza applicare alcuna strategia “buy and hold”.

L’adozione di un sistema “buy and hold” può infatti portare con sé delle conseguenze come spiega Chris Menon, analista di Morningstar:

“Anticipare i movimenti di mercato è difficilissimo e poi nel tentativo di evitare i giorni peggiori si perdono quasi sempre anche quelli migliori”

Il prossimo grafico pubblicato da INVESTOR’S MAG evidenzia come un investimento di 100.000,00 € nell’indice Euro Stoxx 600 Total Return in Euro per 23 anni (dicembre 1991 – dicembre 2014) detenuto per l’intero periodo avrebbe determinato un montante di circa 643.000,00 € con un rendimento del 543,2% mentre chi, nel ricercare il market timing perfetto avesse perso i migliori 5 giorni di mercato avrebbe ottenuto un montante di circa 210.000,00 più basso!

Analogamente, il grafico successivo evidenzia i rendimenti realizzati permanendo sul mercato emergente nel periodo compreso tra il 03/01/2000 e il 31/10/2015 e dimostra come mancare solo alcuni dei migliori giorni di trading può essere significativamente dannoso per i rendimenti.

I rendimenti totali dell’indice MSCI EM nel periodo di osservazione sono stati del 151%, ma questi diminuiscono drasticamente se vengono esclusi i migliori rendimenti giornalieri. Come mostra il grafico, se mancavano i 16 migliori giorni di trading su 4.131 giorni totali, il rendimento totale dell’indice MSCI EM scende sotto lo zero. Mancare i migliori 25 giorni porta gli investitori significativamente sotto lo zero.

Gli investitori dovrebbero considerare che il “tempismo” dei mercati non è tanto importante quanto il “tempo” nei mercati.

Prendiamo, come ulteriore esempio, il rendimento ottenuto da 10.000 $ investiti nell’indice S&P 500 tra il 3/01/1995 e il 31/12/2014.

Chi è rimasto investito per tutto l’arco temporale ha maturato 65.453 $ con un rendimento annuo composto del 9,85%; chi ha perso i 10 giorni migliori ha maturato 32.665 $ con un rendimento annuo composto del 6,10%;  chi ha perso i 20 giorni migliori ha maturato 20.354 $ con un rendimento annuo composto del 3,62%;chi ha perso i 30 giorni migliori ha maturato 13.446 $ con un rendimento annuo composto del 1,49%; chi ha perso i 40 giorni migliori ha maturato 9.140 $ con un rendimento annuo composto del -0,45%; chi ha perso i 50 giorni migliori ha maturato  6.392 $ con un rendimento annuo composto del -2,21%; chi ha perso i 60 giorni migliori ha maturato 4.570 $ con un rendimento annuo composto del -3,84%.

La strategia migliore è pertanto quella di mantenere fede alla pianificazione adottata in funzione dei propri obiettivi, della propria propensione al rischio e dell’orizzonte temporale disponibile.

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